La fine del conto energia

By 24/08/2016 Fotovoltaico

Il quarto e quinto conto energia

Il quarto conto energia iniziò nell’anno 2011 e durò fino alla fine del 2012. Rispetto al terzo conto energia vi fu subito un’ulteriore riduzione degli incentivi. Perché vi fu una riduzione degli incentivi?

  • da un lato questo avvenne per adattarsi alle direttive europee,
  • dall’altro perché grazie allo sviluppo tecnologico acquistare un impianto costava molto meno.

Oltre al calo degli incentivi però il quarto conto riserva anche altre novità:

  • Nuovi limiti per l’accesso alle tariffe: dal 1 giugno 2011 gli impianti di piccole dimensioni non hanno un limite incentivabile mentre gli impianti di grandi dimensioni viene introdotto il limite di 300 M€ per l’anno 2011 e 150 M€ per il primo semestre del 2012.
  • Vi è inoltre una nuova definizione per piccoli impianti e grandi impianti: i primi sono realizzati su edifici ed hanno una potenza non superiore a 1 MW o 200 Kw se sono in regime di scambio sul posto.
  • Gli impianti realizzati su edifici o aree delle amministrazioni pubbliche sono considerati piccoli indifferentemente dalla potenza.
  • L’eliminazione dell’amianto grazie ai lavori di edilizia collegati al risparmio energetico è premiato anche nel quarto conto ma riconosciuto come incremento fisso di 0.05 euro.
  • Il quarto conto energia premia maggiormente che acquista almeno il 60% dei componenti all’interno dell’Unione Europea riconoscendo un premio aggiuntivo del 10%. Questa scelta era probabilmente stata fatta per incentivare anche le aziende del settore, sia in Italia che in Europa.
  • La tariffa incentivante viene progressivamente ridotta dall’entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico con cadenza mensile per il 2011 e semestrale per il 2012. Gli impianti che entrano in funzione dopo il 2013 possono scegliere fra due tariffe diverse, una per l’autoconsumo e una “onnicomprensiva”.
  • In quarto conto introduce un limite di tempo di 30 giorni entro cui il gestore della rete deve allacciare l’impianto dalla data del collaudo, superato quel limite il se il ritardo causa la perdita di tariffe incentivanti migliori allora sarà il gestore a dover indennizzare il proprietario dell’impianto.

Nell’anno 2012 il Decreto Ministeriale del 5 luglio ha dato il via al quinto conto energia che si è concluso il 6 luglio 2013 giorno in cui fu raggiunta la quota massima di energia incentivabile messa a disposizione.

La fine del conto energia

Con il quinto conto energia si conclude il decennio dei conti energia e si dà inizio a quello delle detrazioni: il governo decise infatti di non introdurre nuovi decreti che dessero incentivi a coloro che sceglievano il fotovoltaico ma di continuare comunque ad aiutare la crescita dell’energia pulita tramite detrazioni fiscali pari al 50% delle spese per l’acquisto dell’impianto e per le ristrutturazioni edilizie che portassero ad un minor consumo energetico.

Viene inoltre mantenuta la possibilità sia di vendere energia prodotta sia di scegliere il meccanismo dello scambio sul posto. Questo rende l’investimento del fotovoltaico ancora conveniente nonostante gli incentivi non esistano più.

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